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Ode alle Galle


Esco in giardino e comincio la camminata che precede il mio

Chi- Kung quotidiano.

Cammino e il mio sguardo è distrattamente rivolto verso terra; foglie fresche, foglie secche, frammenti di corteccia, rami, rametti e ghiande scorrono davanti a me creando sull’erba una geografia indistinta.

Ad un tratto ecco che i miei occhi si focalizzano su un punto preciso.

Mi fermo, guardo meglio e vedo una curiosa macchia marrone.

Immagino che si tratti di una fogliolina o un di pezzetto di legno. M’inchino ed estrapolo dall’indefinito agglomerato vegetale un oggetto incredibile: un fiore di legno!

Osservo ancora e, passando in rassegna le mie conoscenze erboristiche, cerco di classificarlo ma, niente...!

Sì, è proprio un fiore di legno, ma con tratti zoomorfi, una sorta di “fiore polipo”; sarà forse il glorioso frutto di un amore impossibile tra mondo vegetale e mondo animale?

Lo trovo eroicamente avvinghiato ad un rametto di quercia nell’atto di stringerne le foglie, come fossero bandiere, fra le spire dei suoi tentacolini.

Dopo essermi interrogata a lungo sull’origine di questo prodigio della natura, mi documento e scopro che si tratta di Galle.

La Galla, definita dagli studiosi malformazione a carattere escrescente o tumore, è una sorta di “casetta”che la quercia crea, come auto-protezione, intorno a uova o larve depositate da certi insetti sui suoi rami. Ormai da un paio d’anni, ne raccolgo quasi ogni giorno e ne possiedo una nutrita collezione! Sono diventata una rabdomante delle Galle; le trovo sempre anche quando sono ben nascoste e a volte ho come l’impressione che siano loro a cercare me!!

Non mi stanco di osservarle e non finisco di esserne incantata.

Sono dei piccoli capolavori: la mano dell’artista più raffinato non potrebbe scolpirle con maggiore maestria!

Certamente non sarà l’unica, ma a me pare una delle più sorprendenti creazioni attraverso cui l’Universo esprime il suo amore e la sua devozione per la bellezza.

Le Galle sono un concentrato di grazia; sembra che l’abile artista sia riuscito a cogliere, con sapienza e sensibilità, l’attimo più lirico della loro nobile danza.

Sì, infatti, pare proprio che stessero danzando,

quando il fortunato ha saputo immortalarle in una delle loro epiche pose.

La Galla esprime la dinamica pulsante

dell’esistenza , la forza e la determinazione di essere nella bellezza, nella poesia della forma.

Gioiello dell’ingegno creativo dell’Universo, celebra la sua unicità con commovente slancio vitale, nell’armonia di geometrie impensabili!


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