Storie di Regina Coeli "Scritture dal silenzio"
Ho realizzato il mio progetto “Scritture dal Silenzio” presso la Casa Circondariale di Regina Coeli di Roma, da luglio a dicembre 2016.
Il progetto prevedeva l’insegnamento della Scrittura Trasduzionale, tecnica che permette di accedere alle zone più recondite della nostra interiorità.
Abbiamo sperimentato come la S.T. possa essere un percorso interiore verso orizzonti sconosciuti; un’opportunità di aprire spazi di libertà conoscitiva ed espressiva. Abbiamo capito che “le parole creano mondi”, che hanno il potere di incidere dentro e fuori di noi e di cambiare la qualità della nostra vita. Abbiamo scoperto che le parole che scaturiscono dalla S.T., sono parole speciali perché provengono da quella parte di noi che è pura, autentica e saggia. E’ quella parte di noi che tutto sa, a cui non abbiamo nulla da insegnare perché è come un “pozzo”, collegato ad un “pozzo più grande” che tutti ci contiene, dove il sapere viaggia pervadendoci -come dicono i grandi sapienti e filosofi d’ogni tempo, nonché i fisici di ultima generazione. Abbiamo capito che la condizione necessaria per accedere a questo pozzo è creare il Silenzio; cimentandoci a tal fine con diverse tecniche, abbiamo imparato a riconoscere le parole ”rumorose” da quelle “silenziose”, sperimentando che solo da uno stato di vera quiete possono sgorgare quelle parole così speciali…
Questa raccolta, quale testimonianza del lavoro svolto in questi sei mesi, è il risultato della selezione delle “scritture dal silenzio” più belle composte da tutti i partecipanti, me compresa.
Voglio esprimere a Giampiero, Armando, Riccardo, Maurizio, Domenico, Youssef, Claudio, Alessio, Francesco, Emiliano, Omar, Carlos, Enrico, Aoufi, Emerson, Manuele, Giuseppe, la mia ammirazione per l’apertura e l’interesse vivo che hanno manifestato durante tutto il progetto e per l’impegno e la serietà che hanno profuso in ogni fase di questa nostra avventura. Voglio anche esprimere la mia riconoscenza per il clima di armonia e ordine che sono riusciti a creare durante i nostri incontri; il senso di coesione, di conforto e solidarietà che non hanno mancato di esprimere gli uni agli altri…
E ancora profonda gratitudine, per la stima e l’affetto con cui mi hanno retribuita.
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Lascia la speranza lungo i corridoi dell’attesa
Lascia i tuoi limiti soffittare nel tempo
Sono il nulla del passato il futuro e il presente del tuo passato
Lungo i graffiti di rifiuti umani
c’è una tenda epitaffio di ricordi
bivio tra beato e dannato
realtà già scritta sul tavolo di marmo
mezzeria di cemento armato
Il tuo viso si stacca dalla realtà
gli occhi della mente scrivono in 13 mattonelle la tua vita, su e giù
Gela la finestra della notte
spogliando i tuoi pensieri nel canto di un gabbiano
Una madre sale su, un’altra sorregge il cielo
nel manto caldo di ebbrezza
La figlia della luna racconta il suo viaggio dentro una stella
Il mattino si avvicina tra le sbarre
La pioggia svernicia il buio
Brivido nero, risveglio
viaggio con un raggio di luce
Questa testa è così piccola per un grande pensiero
(Giampiero C.)
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Luogo magico, incantato
trionfo della natura
cura dell’anima
fonte di vita
quasi surreale
pieno d’amore
lì voglio lasciare tutto
e vestirmi solamente
di me stesso
(Domenico Antonio S.)